Comunicato stampa Federmanager – Pensioni dirigenti: basta con la demagogia e le mezze verità
Siamo ancora una volta di fronte ad una vera e propria azione strumentale e manipolatoria realizzata attraverso titoli giocati sul “sensazionale”, attraverso omissioni e mezze verita’.
Questa la reazione a caldo di Giorgio Ambrogioni – Presidente Federmanager – alla lettura dell’articolo pubblicato oggi su “Affari e Finanza” dal titolo “Le pensioni di lusso dei dirigenti, un buco da quasi quattro miliardi”.
Nell’articolo in parte lo si ammette: i dati del cosi’ detto “buco” sono fortemente falsati da errate imputazioni contributive da parte dell’Inps: e’ lo stesso coordinamento generale statistico attuariale dell’Inps chiede “una riclassificazione dei risultati del bilancio tecnico, da realizzare attribuendo alle contabilita’ separate degli ex fondi elettrici e telefonici e dell’ex Inpdai le componenti di entrata e uscita riguardanti i non iscritti, che nel documento originario risultano invece attribuite alla contabilita’ ordinaria, coerentemente con le modalita’ previste per lo scioglimento dei preesistenti fondi”.
Se la giornalista ci avesse contattato le avremmo poi segnalato che nessuno ha mai tenuto conto che nella confluenza dell’Inpdai all’Inps abbiamo trasferito un patrimonio immobiliare che il ministero valuto’ 6.500 miliardi di lire (3.350 milioni di €uro).
Manca poi tutta una serie di partite minori tra Inps e Inpdai (trasferimenti, crediti, etc.) valutati 1.834 milioni di €uro.
Questo perche’ una volta per sempre si faccia chiarezza e la si smetta con forzature e strumentalizzazioni.
Infine, sottolinea Ambrogioni, vorremmo sapere come mai si parla sempre di Inpdai e mai degli altri fondi confluiti nell’Inps e cioe’: telefonici, elettrici e trasporti, fondi anch’essi in forte disequilibrio.
Smettiamola poi di parlare di “pensioni d’oro” ponendo l’attenzione solo sull’importo della prestazione: per me, conclude Ambrogioni sono d’oro tutte quelle pensioni non sostenute da adeguata e corrispondente contribuzione e tra queste vanno messe sicuramente le migliaia di baby pensioni pubbliche erogate dopo piu’ di 15 anni di contributi; e potremmo fare tanti altri esempi.
E ricordiamoci, infine, quali furono le forze sociali che si opposero all’introduzione per tutti del contributivo nel ’95 con la riforma dini.
Se lo si fosse fatto oggi non saremmo qui a reintervenire con evidente iniquita’ sulle pensioni medio/alte.
adnkronos_pensioni_14_ottobre
affarifinanza
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